Economia e Fisco

Il network di ReteIngegneri.it contrario alle modifiche al regime dei minimi previste nella Legge di Stabilità

Tassazione triplicata, soglia di fatturato dimezzata e deduzione dei costi impossibile.

Questo è quanto previsto da Governo nella Legge di Stabilità in “favore” dei professionisti con partita iva.

La Camera dei Deputati, infatti, ha approvato (bocciando l’emendamento Zanetti) le modifiche all’art. 9 della Legge di Stabilità che variano il regime dei minimi.

Con le modifiche, la tassazione passa dal 5% al 15%, la soglia di fatturato (per beneficiare del regime) viene ridotta a 15.000 euro (dai 30.000 attuali) e non vi è più la possibilità di dedurre i costi sostenuti (sono previsti dei coefficienti che variano a seconda della professione).

Professionisti e Pos: un obbligo non sanzionato

Mancano ormai pochi giorni alla data in cui il terminale Pos entrerà a far parte delle apparecchiature elettroniche comunemente utilizzate dagli studi professionali.
Questa volta, però, non si tratta di tecnologia volta a migliorare la qualità delle prestazioni erogate, bensì di un costoso strumento dalla dubbia utilità rispetto alle finalità per le quali è stato imposto.

L’obbligo per i professionisti di accettare pagamenti “anche” con modalità informatiche, in particolare carte di debito (bancomat), è stato introdotto dall’art. 15, comma 4, del Decreto Legge 18 ottobre 2012 n. 179, con data di decorrenza fissata al 1° gennaio 2014.

Obbligo fatturazione elettronica nei confronti delle amministrazioni pubbliche

Obbligo di emettere fatture elettroniche nei confronti di amministrazioni statali dal prossimo 6 giugno. Da questa data, tutti i fornitori di beni e servizi, inclusi i professionisti, che dovranno emettere fatture verso ministeri, agenzie fiscali ed enti nazionali previdenziali, dovranno provvedere alla loro compilazione e trasmissione in modalità elettronica. La fattura in forma cartacea, infatti, non sarà più accettata da tali enti. Dal 6 giugno 2015, stessa sorte toccherà anche alle altre amministrazioni centrali, mentre gli obblighi per gli enti locali saranno oggetto di un prossimo decreto.

Anche i professionisti potranno accedere ai fondi UE poiché comparati agli imprenditori

La Commissione europea ha adottato ieri il Piano d'azione per le libere professioni. Un piano dall'effetto rivoluzionario: i professionisti sono comparati agli imprenditori e come tali hanno accesso ai fondi Ue.

«Per la prima volta i liberi professionisti diventano veri e propri imprenditori e come tali - ha assicurato il vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani - avranno la possibilità di utilizzare tutti gli strumenti finanziari comunitari che hanno gli imprenditori». [Ansa]

Accesso professionisti ai fondi europei. Modalità, bandi, piano d’azione europeo

Da alcune settimane si è iniziato a parlare di accesso dei liberi professionisti ai fondi europei. Punto di partenza: la presentazione del Piano d'azione europeo per le libere professioni da parte di Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione Europea, responsabile per l'industria e l'imprenditoria.

Ciò che è emerso è che i liberi professionisti sono comparati agli imprenditori e dunque sono potenziali destinatari di fondi europei. Ma per accedervi realmente è necessario che i bandi per l'assegnazione delle risorse non escludano la loro partecipazione. Dunque, è presto per cantar vittoria, quello che è stato definito in sede europea, con la partecipazione dei rappresentanti delle professioni, è più che altro un impegno oltre che un passo avanti culturale: un riconoscimento delle professioni come importante motore dell'economia.

Contributi minimi Inarcassa. I professionisti con redditi bassi potranno versare un contributo inferiore alla quota minima

Già da quest'anno i professionisti con redditi inferiori a una certa soglia potranno versare un contributo soggettivo ridotto, inferiore alla quota minima. A stabilirlo è una modifica la Regolamento Generale di Previdenza diventata definitiva in seguito all'approvazione da parte dei ministeri vigilanti.

La nuova norma prevede la possibilità di derogare all'obbligo della contribuzione minima soggettiva per un massimo di 5 anni - anche non continuativi - nell'arco della vita lavorativa, per chi produce redditi inferiori al valore corrispondente al contributo minimo soggettivo.

Novità fiscali DL IRPEF 2014: fatturazione elettronica, pagamenti debiti PA, agevolazioni, IRAP

Ottanta euro in più in busta paga per i lavoratori dipendenti che guadagnano fino a 24mila euro (lordi) e presto - ha assicurato il premier Matteo Renzi - pensionati e partite IVA saranno al centro di nuovi provvedimenti. Ma la riduzione fiscale riguarderà anche l'IRAP, e da subito, già dagli acconti di giugno. Novità anche per la fatturazione elettronica, anticipata a marzo 2015. Il decreto ribattezzato "IRPEF", e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, è in vigore e ha dunque al suo interno diverse misure che riguardano il fisco. Ulteriore scossa anche per il pagamento dei debiti arretrati della PA: il Governo rende disponibili 13 miliardi che si aggiungono ai 47 stanziati fino ad ora.

Il bonus di 80 euro partirà da maggio. Per redditi tra 24mila e 26mila euro sarà via via ridotto. Sono esclusi gli incapienti (coloro che guadagnano meno di 8mila euro). L'agevolazione scatta anche per le collaborazioni coordinate e continuative.

Guida agli aggiornamenti 2014 riguardanti il lavoro occasionale accessorio

Sin dalla sua introduzione la normativa di riferimento del lavoro occasionale accessorio è stata ripetutamente modificata, fino ad arrivare alla situazione attuale che è più o meno stabile dall’ultima legge in materia, la 92/2012 o Riforma Fornero.

Con questa modifica si è svincolato il lavoro occasionale accessorio dalla regola del “meramente occasionale” permettendo a tutti di utilizzare i buoni lavoro o voucher prevedendo però dei limiti economici al loro utilizzo; limiti economici che non sono legati all’utilizzatore dei buoni lavoro o committente ma a chi li riceve o prestatore.

Modelli dichiarazione redditi 2014: Unico 2014, Unico Pf, Unico Mini, 770 2014, 730 2014

E’ tempo di dichiarazioni dei redditi per i cittadini italiani che devono dichiarare i redditi percepiti nel 2013 e per farlo dovrà presentare il modello 730; il modello 770; il modello Unico o Unico Mini. Liberi professionisti, lavoratori autonomi, titolari di Partita Iva devono, invece, presentare il modello Unico 2014. In questo caso, invece, le scadenze da ricordare sono dal 2 maggio al 30 giugno 2014 per la presentazione in formato cartaceo presso gli uffici postali, e il 30 settembre 2014 per la presentazione per via telematica.

Tasse rendite finanziarie al 26%: quali sono i titoli per i quali non è previsto l’aumento

Sale l’aliquota della tassa sulle rendite finanziarie dal 20 al 26%, allineandosi di fatto alla tassazione degli altri Paesi europei, dove l’aliquota di imposta sulle rendite finanziari si aggira intorno al 25%. La tassa colpirà tutti i prodotti finanziati, da conti deposito a conti correnti, azioni, obbligazioni, ecc, ad eccezione dei Buoni fruttiferi postali e dei Bot, per cui l’aliquota resta al 12,5%.

E non solo: perchè l’imposta resta al 12,5% anche sui titoli emessi da istituzioni internazionali come Bei, Bers, Bri o Banca Mondiale.

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