Chi deve pagare i costi della manutenzione ordinaria e straordinaria negli immobili in affitto? Inquilino o proprietario?

La manutenzione ordinaria e straordinaria della casa comporta dei costi in parte a carico del proprietario dell'immobile e, in caso di contratto di affitto, in parte a carico dell'inquilino. Entrambi le parti del contratto di locazione devono rispettare dei doveri sulle spese di manutenzione dell'immobile.

Manutenzione straordinaria. Il proprietario di un immobile affittato hanno il dovere di affrontare il costo delle spese di manutenzione straordinaria. L'onere delle spese straordinarie è interamente a carico del proprietario che, eventualmente, può rifarsi applicando un canone di locazione maggiore al momento della stipula del contratto di locazione. Le spese straordinarie sono a carico del proprietario indipendentemente se queste rispondano o meno ad un obbligo di legge. Il proprietario dell'immobile deve affrontare le spese di riparazione necessarie per mantenere in buono stato l'immobile. In caso di urgenza, previa comunicazione al proprietario, l'inquilino può affrontare le spese di riparazione per ripristinare il buono stato dell'immobile (es. riparazione caldaia) addebitando successivamente al proprietario tutte le spese sostenute. Eventuali danni causati a terzi (es. infiltrazioni d'acqua) sono a carico del proprietario.

Manutenzione ordinaria. Salvo diversi accordi le spese ordinarie di utilizzo dell'immobile sono a carico dell'inquilino. Spetta all'inquilino affrontare le spese di riparazione dovuti al deterioramento e all'utilizzo dell'immobile con l'obbligo di comunicare al proprietario dell'immobile il guasto o il problema (es. rottura dei tubi, termosifone che perde acqua, ecc.).

Il proprietario dell'immobile ha il dovere di consegnare in locazione l'immobile in un buono stato ed affrontare tutte le eventuali spese straordinarie di manutenzione. L'inquilino ha l'obbligo di restituire l'immobile, al termine del contratto di locazione, nel medesimo stato in cui l'ha ricevuto. Quest'ultimo non ha diritto ad alcun rimborso per le eventuali migliorie apportate all'immobile e, in ogni caso, durante la locazione non può operare modifiche senza l'autorizzazione del proprietario. Tutte le eventuali migliorie o interventi messi in essere dall'inquilino possono essere rimosse al termine della locazione come, ad esempio, l'installazione di una serratura blindata da parte dell'inquilino. In alternativa, il proprietario dell'immobile e il datore di lavoro possono comunque accordarsi per un rimborso economico pari al valore della miglioria tenendo conto sia del valore aggiuntivo apportato dalla stessa all'immobile e sia del suo stato di usura.

 

20/11/2011

Fonte:

http://www.okpedia.it

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