Ristrutturazione e manutenzione abitazione: decalogo anti raggiri e controversie

Per tradizione, non sono poche le persone che a settembre pensano di sistemare casa - riparando quanto è danneggiato o ristrutturando ciò che non è più di proprio gusto. Se non si ha un artigiano di fiducia cui rivolgersi, come scegliere l’idraulico, il falegname o un qualsiasi altro lavoratore con la certezza di non pagare più del dovuto? Per aiutare a muoversi tra tubature difettose e mensole da applicare senza incappare in fregature, l’Unione nazionale consumatori (Unc) ha pubblicato un decalogo anti-raggiri e controversie.

Il contratto d’opera: questione di fiducia
La prima cosa da tenere presente è che, quando si sceglie un artigiano per lo svolgimento di un lavoro, si dà avvio a un “contratto d’opera”, regolato dagli articoli 2222 e seguenti del Codice civile. Caratteristica basilare di tale rapporto è quella di essere basato sulla fiducia, permettendo al consumatore di recedere in qualsiasi momento fatto salvo il pagamento del lavoro effettuato.

 

Scelta oculata e piedi di piombo
La cautela è il principio guida che i consumatori devono seguire nella scelta della persona cui affidare i lavori. Buona norma, innanzitutto, è quella di rivolgersi ai lavoratori iscritti alla Camera di commercio, evitando di rispondere ad annunci in cui non sia presente l’indirizzo della sede e un numero fisso di chi si propone come artigiano. In ogni caso, prima di dare il via ai lavori è bene richiedere un preventivo scritto: così facendo, qualora non tutto procedesse secondo gli accordi presi, si potrà chiedere al prestatore d’opera di interrompere la sua attività entro un termine congruo, oltre il cui sarà possibile recedere dal contratto e chiedere il risarcimento di eventuali danni.

Conservare tutto… e niente in nero
Meglio non avere fretta di chiudere il “capitolo ristrutturazioni”. È consigliabile, anzi, conservare i pezzi di ricambio che sono stati sostituiti, così da avere una prova tangibile dei lavori svolti. Per mettersi al riparo da raggiri, poi, è essenziale non cedere alle lusinghe dei prezzi più bassi se pagati in nero: in caso di problemi, infatti, è fondamentale avere tra le mani una regolare fattura in cui, su carta intestata della società, siano indicato in dettaglio costi e pezzi sostituiti.

 

Il prezzo è troppo alto? Ci si può rivolgere al giudice
La fattura si rivela fondamentale anche nel caso si ritenga che il compenso richiesto dal prestatore d’opera sia troppo elevato. In tal caso è possibile pagare una somma inferiore, facendo ricadere sull’artigiano l’onere di provare che il lavoro svolto meriti un corrispettivo superiore. In casi di richieste economiche evidentemente sproporzionate, infine, è possibile rifiutarsi di pagare, riservandosi di sottoporre il lavoro a un giudice o a un esperto per una dettagliata valutazione.

 

 

10/10/2010

Fonte:

http://www.cercageometra.it

 

Seguici su Facebook