Come ottenere e quali sono le certificazioni ambientali per le aziende

Certificazioni ambientali per le imprese, spesa o investimento?  È probabilmente questa la prima domanda che si pone un imprenditore di fronte alla scelta volontaria di intraprendere un percorso che porti all’acquisizione della certificazione ambientale riconosciuta a livello europeo. Ma per rispondere è necessario capire prima cosa sia esattamente la certificazione ambientale e come  fare per ottenerla.

Per comprenderne appieno l’utilità è bene ricordare che essa si inserisce, quasi naturalmente, in quello che possiamo definire un’evoluzione culturale del concetto di ambiente e sostenibilità. Superato infatti il rimediare degli anni ‘70 e la prevenzione degli anni ‘80 siamo giunti al concetto più complesso di sviluppo sostenibile degli anni ‘90.  La stessa giurisprudenza con il passare degli anni ha aumentato la propria pressione sul settore industriale per l’adozione di tecnologie di lavorazione più rispettose per l’ambiente.

Ed è quindi, prima ancora della consapevolezza ecologica,  la legge la prima leva che spinge le industrie ad adottare sistemi più rigidi ed efficaci. È in questo contesto che si inserisce il crescente successo che stanno riscuotendo le certificazioni della gestione ambientale che, lo ricordiamo,  sono ad adesione volontaria.

Uno strumento trasversale capace contemporaneamente di rispondere alla normativa e di fare acquisire consapevolezza e maggior rispetto ambientale.
In sostanza, la certificazione è il riconoscimento da parte di un organismo di terza parte, indipendente e accreditato dal SINCERT, o il nuovo ente Accredia, risultato dalla fusione di Sinal e Sincert stesso, rispetto a tematiche di carattere ambientale.

Esistono oggi differenti enti accreditati che hanno la possibilità di rilasciare queste certificazioni riconosciute a livello internazionale. Tra le più note: EMAS II e la ISO 14000. Certificazioni che consentono alle aziende di attestare la validità del proprio sistema di gestione ambientale interno. Tra gli strumenti volontari per lo sviluppo sostenibile esiste inoltre il marchio Ecolabel, che indica l’ecologicità di prodotti di largo consumo.

Certificarsi ha indubbiamente un costo, innegabile quindi che sia una spesa, ma è senz’altro un investimento e non solo per la tutela ambiente che ha la priorità, ma anche per altri molteplici vantaggi:

-        un vantaggio di immagine: perché attraverso la politica ambientale si migliorano i rapporti con la popolazione e con le autorità sanitarie di controllo;

-        un vantaggio sostanziale: perché si tratta di un vero e proprio investimento per evitare NON conformità ambientali e conseguenti sanzioni amministrative e penali;

-       vantaggi in sede di bandi e concorsi: verrà semplificato l’iter delle autorizzazioni e dei controlli per le ditte certificate e potranno accedere in via prioritaria a gare d’appalto dove si richiedano eventuali requisiti ambientali.

 

20/12/2010

Fonte:

http://www.tuttogreen.it

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