Energia

Al via diversi progetti in Italia per lo sfruttamento dell’energia geotermica

Dopo anni di parziale oscuramento, determinato dal boom mediatico ed energetico di risorse quali solare ed eolico, la geotermia è di nuovo sulla cresta dell’onda.

Lo confermano una serie di notizie di queste ultime settimane: la prima arriva dalla regione leader della Toscana e, più precisamente, dal Comune di Monteverdi Marittimo (Pisa) che, con un finanziamento di circa due milioni di euro del piano regionale della geotermia, ha potuto procedere alla realizzazione di un progetto che prevede di fornire riscaldamento e acqua calda alle abitazioni più recenti del paese e della frazione di Canneto, grazie a un sistema di teleriscaldamento geotermico.

Secondo alcune ricerche l’intera richiesta di energia mondiale potrebbe essere soddisfatta dall’eolico

La Danimarca, punta a produrre il 50% di energia dall'eolico da qui al 2020, la prima tappa di un progetto ben piu' ambizioso che mira a quota 100% rinnovabili da qui al 2050. E puntare sul vento e' una strategia energetica decisamente vincente a medio e lungo termine, anche a giudicare dai risultati di un recente studio che esplora le potenzialita' dell'eolico come fonte rinnovabile capace di ritagliarsi una fetta abbondante di torta nella risposta alla domanda di energia globale.

Quale è la situazione delle regioni italiane in materia efficienza energetica?

 Tutti in Classe A presenta  una pagella delle Regioni italiane in materia di efficienza energetica. Promosse le Province di Trento e Bolzano, Piemonte e Lombardia che hanno anticipato il recepimento delle direttive europee e stabilito controlli e sanzioni per la certificazione.

Tutte le altre Regioni presentano buchi normativi, sanzioni inadeguate, controlli assenti o a campione.

Investire in manutenzione è un’opportunità per incrociare gli obiettivi energetici – oggi vincolanti – con quelli – purtroppo non vincolanti e troppo spesso dimenticati – di messa in sicurezza del patrimonio edilizio, di adeguamento degli alloggi alle nuove domande delle famiglie, e magari di maggiore vivibilità di tante periferie.

Rapporto annuale Enea sull’efficienza energetica

Il panorama dell’efficienza energetica italiana, evidenzia sì molte indubbie luci, ma mostra anche alcune ombre, legate ai ritardi storici del sistema nel conseguimento di maggiori efficienze in determinati settori economici. Il documento, che riporta dati aggiornati fino al 2011, è stato predisposto da Enea nell’ambito del suo ruolo di Agenzia nazionale per l’efficienza energetica (Decreto Legislativo n.115/2008).

La maggior parte degli utenti non conosce il funzionamento dei contatori elettronici di energia

La gran parte dei contatori che si trovano attualmente presso le utenze sono  elettronici, sostituti dei vecchi contatori elettromeccanici che richiedevano, per la lettura dei consumi registrati, il controllo presso l’utente.

I contatori elettronici non necessitano più di questo controllo esterno, sono intelligenti e in grado di trasmettere direttamente alla distribuzione i dati dei consumi degli utenti, inoltre permettono di regolare la potenza, modificare le tariffazioni e gli orari.

Impiego delle tecniche di gassificazione, termovalorizzazione e pirolisi per il trattamento dei rifiuti

PREMESSE SU PIROLISI E GASSIFICAZIONE

Sia gli impianti di pirolisi che quelli di gassificazioni in senso stretto non sono impianti che producono energia, bensì impianti che, a partire da un combustibile di base organica, ne permettono la trasformazione in un altro combustibile di natura gassosa (impianti di pirolisi e di gassificazione), liquida e solida (impianti di pirolisi).

Tale combustibile ovviamente può venire impiegato per gli usi più adatti, tra i quali (ed è sotto queste condizioni che è possibile svolgere i confronti) la combustione in loco, divenendo così direttamente confrontabile con i tradizionali termovalorizzatori ed andando a chiudere il ciclo delle trasformazioni.

Diffusione del minieolico in aumento in Italia

Gli aerogeneratori di piccola taglia, aumentati negli ultimi anni, sono destinati a conoscere un ulteriore sviluppo grazie alle novità normative.

L’eolico è, probabilmente, la fonte rinnovabile che più divide il fronte ambientalista: gli aerogeneratori di grandi dimensioni sono spesso accusati di avere un impatto negativo per il territorio e, soprattutto, per il paesaggio. Il tortuoso iter burocratico dei progetti e la progressiva riduzione degli incentivi hanno rallentato lo sviluppo del grande eolico tradizionale nel nostro Paese. Ultimamente, invece, sta crescendo l’attenzione e l’interesse di privati e compagnie per il minieolico, ossia gli aerogeneratori per la produzione di energia elettrica di taglia più ridotta (compresa fra 1 e 200 kW).

L’aggregazione fra utenti che producono energia da fonti rinnovabili può favorire il raggiungimento degli obbiettivi comunitari

La produzione di energie da fonti rinnovabili è in buona parte in mano a grandissime società, spesso diretta emanazione di utility o di società energetiche tradizionali, che si contendono la supremazia sul mercato a suon di acquisizioni o di investimenti milionari.

D’altro canto, lentamente, si va affermando la generazione distribuita nelle singole abitazioni, sinora destinata prevalentemente all’autoconsumo individuale e all’efficienza energetica. È facile capire che se questi cittadini “innamorati” delle fonti pulite cooperassero tra loro e unissero in qualche modo le forze le conseguenze per l’intero sistema energetico, nel lungo termine, potrebbero essere rilevanti, magari anche in termini di benefici “tangibili”per i semplici consumatori energetici. Tutto questo potrebbe senz’altro aumentare l’accettabilità sociale delle rinnovabili, favorendo il raggiungimento degli obiettivi comunitari al 2020.

Roadmap Energy 2050: strategia energetica dell’Unione Europea fino al 2050

L’Europa è l’entità politica che più si è spesa a livello globale per la promozione delle energie rinnovabili e del taglio delle emissioni di C02, avendo fissato un preciso sistema di target e sanzioni per i suoi 27 Stati membri al 2020. Ma, a meno di sette anni da questa scadenza, è chiaro che bisogna guardare a più lungo termine per dare un seguito a questo percorso. Una notizia che è passata parecchio sotto silenzio in questi giorni è l’approvazione lo scorso 24 gennaio, da parte della commissione all’Industria e all’energia del Parlamento europeo, della Roadmap Energy 2050.

Impiego energia geotermica a bassa entalpia per riscaldamento edifici

Circa il 60% dell’energia consumata nell’Unione europea è assorbita dall’edilizia pubblica e privata, di cui i due terzi per riscaldare e raffreddare gli ambienti. Una percentuale troppo onerosa, vista anche la crescente dipendenza dell’Europa dalle forniture energetiche estere (gas russo in primis); questo spiega le misure prese da Bruxelles in materia di efficienza energetica in edilizia, che prevedono che, a partire dal 2019, tutti i nuovi edifici siano a consumi quasi zero.

Seguici su Facebook