Ecomondo: solare, per gli italiani è il futuro

Solare, per gli italiani è il futuro: lo studio a Ecomondo

 

Il 60 per cento degli italiani reputa la sostenibilità ambientale una necessità. Per il 28 per cento è “un’ opportunità di sviluppo dell’economia”.  E’ quanto risulta dal terzo rapporto “Gli Italiani, l’energia del sole e la green economy”, presentato ieri da Fondazione Univerde in occasione del convegno Green economy, New Society nell’ambito di Ecomondo, la Fiera internazionale del Recupero di Materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibile in corso in questi giorni a Rimini. Il rapporto rende conto dei risultati della ricerca, commissionata a IPR Marketing, condotta su un campione di mille italiani maggiorenni, interpellati sulla sostenibilità ambientale.


L’altra faccia della medaglia: la ricerca evidenzia che il 53% delle persone interpellate ritiene il tema del green “poco sentito” dal mondo produttivo italiano, mentre lo sarebbe di più da quello europeo (71%). Il 90% ritiene che il governo dovrebbe garantire maggiori incentivi alle fonti rinnovabili. Il gap che gli intervistati percepiscono tra il Belpaese e il continente sembra essere rispecchiato dai dati di produzione rilevati nel 2009 dalle associazioni di settore, da cui era emerso un certo margine di miglioramento: le energie “verdi” hanno contribuito al 6,8% del fabbisogno lordo finale, a fronte di una media UE pari al 10,3%.

Presi in causa come consumatori, e quindi parte attiva delle tematiche del rapporto, gli intervistati si sono rivelati sensibili all’applicazione di pratiche sostenibili messe in atto da aziende e esercizi commerciali: l’85% si è mostrato attento all’ecosostenibilità degli immobili, l’81% a quella dei ristoranti, l’80% dei supermercati; quarti classificati i parrucchieri, per i quali il 71% degli intervistati ritiene importante l’attenzione al rispetto dell’ambiente.

 

Il solare è in testa alle preferenze a motivo di vari fattori: per il 79% è l’energia su cui puntare per il futuro (a fronte di un 18% favorevole a investimenti sul nucleare) e la stessa percentuale di persone consiglierebbe ai propri figli di lavorare in una centrale solare, contro il 6% di una centrale nucleare e l’1% di una centrale elettrica tradizionale. Il 90% degli intervistati reputa l’energia solare più sicura anche se più costosa (62%) rispetto ad altre fonti.

 

Queste considerazioni sembrano già trovare supporto nelle stime evidenziate recentemente dal rapporto Solar generation 2010 (Greenpeace/EPIA), secondo cui gli impianti che sfruttano il sole copriranno il 5% del fabbisogno di energia mondiale entro il 2020 e il 9% entro il 2030, un mercato in cui l’Italia ha ottime potenzialità per avere un ruolo da protagonista in termini di potenza installata, di produzione e di occupazione.

 

Il rapporto evidenzia anche la distribuzione geografica delle preferenze: si dichiarano più favorevoli al solare gli abitanti del Centro (95%), prevalentemente di sesso femminile (87%) con età tra i 18 e 34 anni, mentre tra gli uomini c’è una propensione leggermente maggiore per il nucleare (21% contro il 18% delle donne) e all’eolico (38% contro il 19% delle donne). I più favorevoli a installare impianti solari in condominio sono gli abitanti del Nord (91%) e i 35-54enni (98%).

 

 

 

Pubblicato il 04 nov 2010, 

Fonte: http://www.tekneco.it