Pannelli radianti per riscaldamento: definizione, tipologie, costi e benefici

Un sistema innovativo per riscaldare i nostri ambienti indoor è rappresentato dai cosiddetti “pannelli radianti” . La “mission” alla base del suo funzionamento è facilmente riassumibile: massimizzare la superficie di emissione del calore, riducendo le temperature di esercizio dell’impianto. Per questo, il sistema radiante è costituito da tubazioni all’interno delle quali viene fatta circolare acqua alla temperatura media che può andare dai 30 ai 40°C, che vengono “spalmate” su ampie superfici radianti. Il materiale con cui sono realizzati i tubi può essere polietilene, polibutilene, polipropilene o rame e la geometria di posa in opera da preferire è quella definita “chiocciola” o “spirale” in cui il circuito di mandata dell’acqua risulti parallelo a quello in uscita della stessa.

 


Impianti a pannelli radianti

Diverse sono le modalità esecutive di un impianto a pannelli radianti, legate alla tipologia del supporto strutturale che può essere impiegato: pavimento, parete, soffitto.

  1. Gli impianti più comuni sono quelli a pavimento, in cui il circuito può essere allocato sia sotto lo strato di supporto (massetto), sia annegato nello stesso od in uno strato livellante tra un doppio strato di separazione. Un impianto a pavimento garantisce ottimale livello di biocomfort termico: il calore è omogeneamente distribuito su l’intera superficie senza lasciare vuoti termici, come nel caso di sistemi tradizionali puntiformi quali ad esempio i radiatori tradizionali; consente un grande risparmio di energia e quindi economico: le basse temperature di esercizio riducono considerevolmente la spesa per il riscaldamento invernale; non comporta nessun vincolo per l’arredamento, tenendo presente, comunque, che sarebbe opportuno preferire pavimentazioni naturali (es. cotto) ed evitare di “soffocarlo” materiali coibenti (es. tappeti o moquette).
  2. Nell’impianto a parete le tubazioni vengono alloggiate nella parete esterna, direttamente fissate agli elementi isolanti e ricoperte di intonaco cementizio su cui si procederà con l’opera di finitura. La superficie radiante richiesta dal sistema a parete è direttamente legata alla temperatura di progetto (maggiore rispetto al caso dell’impianto a pavimento); generalmente quantificabile pari ad 1/2 o 1/3 dell’intera superficie calpestabile. Questa tipologia di impianto rispetto a quella a pavimento è di più facile posa in opera, fornisce un livello di confort termico più elevato, richiede una velocità di messa a regime minore e di converso presenta maggiori vincoli per la disposizione degli arredi. Una variante interessante del sistema radiante a parete è costituita dal cosiddetto “battiscopa radiante”. In questo caso, l’acqua si trova a circolare all’interno di microtubi di rame posti dentro un supporto esteticamente simile ad un tradizionale battiscopa, ed il calore prodotto, lambendo la parete di supporto, verrà da questa, ceduto pian piano all’ambiente interno. Per la sua estrema facilità di posa in opera, rapida e non invasiva, questo tipo di impianto è fortemente indicato negli interventi di ristrutturazione.
  3. L’impianto a soffitto, nella sua versione più comune, si presenta costituito da moduli di metallo o cartongesso all’interno delle quali trovano alloggio le tubazioni. I moduli vengono fissati direttamente agli elementi isolanti mediante speciali clips e sono uniti tra loro mediante le tubazioni stesse. Una versione più evoluta di questa tipologia di impianto è costituita dalle cosiddette termostrisce radianti alimentate da un bruciatore esterno. Il sistema radiante a soffitto non presenta nessun vincolo pratico, e, diffondendo calore per irraggiamento, non è assolutamente corretto pensare che la sua collocazione in alto non espleti al meglio la propria funzione “scaldante” . Per questo motivo è altamente impiegato in ambienti molto grandi come capannoni industriali et similia. Il solo svantaggio evidente è la temperatura di esercizio che non può mai essere troppo elevata per la salute dei fruitori degli ambienti interessati.

Un impianto radiante, indipendentemente da dove troverà collocazione, è un sistema vantaggioso per il riscaldamento di tutti quegli ambienti, soprattutto di lunga permanenza, pratico ed economico, soprattutto se alimentato da impianto solare termico e/o caldaia a condensazione.

 

02/09/2009

Fonte: http://www.cercageometra.it

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