Come scegliere il pavimento parquet. Pro e contro del pavimento il legno: parquet massiccio, parquet multistrato, tipologie essenze, modalità posa in opera, caratteristiche legno

Il parquet è ormai diventato in tutte le case un elemento di arredo importantissimo. La sue presenza nelle stanze le rende più calde, fornendo una sensazione di preziosità e lusso. Negli ultimi anni il mercato del parquet si è evoluto moltissimo e tutte le aziende produttrici hanno sfornato in continuazione nuove tipologie ed essenze.

Oggi la scelta del parquet proprio per il grande numero di varietà e tipologie richiede all’acquirente una maggiore attenzione ed informazione. In questa piccola guida cercheremo di aiutare chi deve acquistare il nuovo parquet per la sua casa ad orientarsi meglio.


Esistono varie tipologie di parquet, le principali sono il massiccio ed il multistrato

Massiccio
Il parquet in legno massiccio è indubbiamente il prodotto di punta di questa gamma, ritenuto in assoluto il più pregiato. 
Viene ricavato da un unico blocco di legno. Lo spessore dei listoni è regolare e costante.
Se acquistato grezzo dopo la messa in posa andrà poi rifinito, levigando la superficie ed applicando la finitura a vernice o ad olio. Se invece viene acquistato prefinito dopo la messa in posa non dovrà più essere eseguito nessun lavoro di rifinitura.
Le essenze disponibili sono moltissime, cominciando con acero, betulla, ciliegio, faggio e frassino, per finire con i più pregiati Rovere, Bamboo, Iroko, Doussiè e Teak.
Ogni tipo di essenza ha determinate caratteristiche e la scelta finale deve tenere conto anche di queste, oltre che della resa estetica. 
In certe zone di passaggio sarà infatti necessario l'acquisto di parquet particolarmente resistente e robusto, mentre per alcune zone marginali sarà possibile scegliere anche un'essenza più delicata.

 

Multistrato
La struttura dei listoni è lamellare a più strati. Lo strato superiore è composto da legno massiccio, gli altri strati incollati fra loro sono costituiti da materiale legnoso. Il parquet a multistrato viene venduto solitamente prefinito.
I vantaggi di un pavimento laminato non sono trascurabili: si tratta sicuramente di un pavimento molto più economico rispetto al parquet, è veloce da posare ed è molto resistente all'usura. 
Soluzione dunque perfetta per tutti coloro che vogliono un prodotto che duri nel tempo e che abbia costi contenuti, senza rinunciare alla componente estetica.

Importante da controllare prima dell’acquisto del parquet, l’esistenza del marchio CE.
Dal 2010 esiste l’obbligo di marcatura CE anche per le pavimentazioni in legno. La presenza del marchio CE garantisce che il parquet da noi acquistato abbia una bassa emissione di formaldeide (sostanza dalle comprovate caratteristiche tossiche).

Quando si sceglie e si acquista un parquet è importante valutare:

-      Spessore

-      Dimensione

-      Finitura

-      tipologia di posa

 

Spessore del parquet
Fondamentale ed importantissima la scelta dello spessore del legno, che varia in funzione dei vari accostamenti. Nel caso di ristrutturazioni, se il parquet deve essere accostato ad un pavimento fatto in piastrelle (cucina, bagno), lo spessore del parquet dovrà essere uguale allo spessore delle mattonelle utilizzate. Solitamente lo spessore delle piastrelle è di 10 millimetri, quindi anche lo spessore dei listelli di legno dovrà essere di 10 millimetri. Se si decide di posare un parquet con spessore superiore, a termine posa bisognerà aggiungere un “giunto di discesa” a collegamento fra il pavimento con piastrelle e quello con parquet. Quando il parquet viene utilizzato in abitazioni nuove, o comunque dove è possibile rifare il massetto, la scelta dello spessore non è più vincolante.

 

Dimensione listelli da utilizzare
In ambienti di piccole dimensioni (40/60 mq ) dove una stanza non supera i 15/20 mq è conveniente utilizzare listelli di dimensioni relativamente piccole. In una stanza arredata, di questa grandezza, la superficie visibile di parquet è davvero poca. In questo caso l’utilizzo di listoni di grandi dimensioni non è una scelta conveniente, visto che il prezzo del parquet aumenta con l’aumentare delle dimensioni dei listelli, né una scelta legata alla migliore soluzione estetica, visto che i listoni del parquet in alcune parti risulterebbero visibili solo parzialmente perché ricoperti dai mobili d’arredo.

 

Essenze più impiegate
Le specie più utilizzate nel nostro paese sono rovere, pino, abete, larice, faggio e il più esotico bambù, facilmente reperibili con i simboli Fsc (Forest Stewardship Council) o Pefc (Pan-european Forest Certification Council), certificazioni ecologiche che individuano i materiali provenienti da foreste a gestione sostenibile e responsabile. Da evitare invece specie quali ulivo, quercia e leccio perché non sempre di sicura provenienza o certificati e, in modo assoluto, mogano, teak, iroko, wengè, acero rosa, padouk, difficilissimi da trovare poiché in via d’estinzione o spesso provenienti da deforestazioni illegali.

 

Il finto legno
Infine, nella categoria dei parquet, s’inseriscono quelli detti in “finto legno”, cioè i laminati. Questi possono contenere residui di formaldeide usata nel trattamento dei trucioli, nella colla o per la finitura superiore.

 

Finitura
Anche la scelta della finitura superficiale del parquet è importante. Le tipologie di finiture eseguite sui pavimenti di parquet sono a vernice o ad olio.

La finitura a vernice è indicata per cucine e bagni.
Il parquet rifinito a vernice è facile da pulire, se sul pavimento cadono gocce d’acqua o di sugo, dopo la pulitura non rimangono aloni. Attenzione però allo spostamento di mobili, se rimangono delle strisciate si potranno levare solo con una nuova levigatura.

L’utilizzo della finitura ad olio, invece, dona al parquet un aspetto caldo e lucente. Le eventuali strisciate lasciate dallo spostamento di mobili possono essere levate facilmente stendendo l’olio di ripristino. Stesso discorso per gli aloni rimasti sui listoni dopo la pulitura di schizzi di sugo, ecc, si levano semplicemente stendendo sul pavimento l’olio di ripristino. Per mantenere l’effetto caldo e lucente del parquet è consigliabile, come azione manutentiva, ogni anno e mezzo stendere l’olio di ripristino su tutta la superficie dei listoni.

 

Tipologia di posa
Le tecniche di posa più utilizzate sono quattro:

-      inchiodato

-      incollato

-      flottante con colla

-      flottante libero

Inchiodato
E’ il metodo più complesso e costoso. I listoni vengono fermati con dei chiodi su liste di legno predisposte (magatelli) inglobate nel massetto. E’ un lavoro lungo e delicato, per questa tipologia di posa affidarsi esclusivamente a professionisti altamente qualificati.

Incollato
Metodo più diffuso. Viene stesa della colla sul massetto o sul pavimento e poi si dispongono i listoni.

Flottante con colla o libero
Fra il massetto e il parquet viene steso un rivestimento (composto da foglio di polietilene ed un pannello di sughero o fibra di legno) poi viene messo in posa il parquet ad incastro. Ai lati viene aggiunto uno strato di colla vinilica per stabilizzare la posa. La fuga perimetrale da lasciare è proporzionale alla dimensione della stanza.

 

15/04/2012

Fonti:
http://www.arredamento7.it
http://www.retearchitetti.it
http://www.reteingegneri.it
 

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