Riscaldare casa risparmiando con le stufe a pellet

Le stufe a pellet sono prodotti destinati al riscaldamento di ambienti domestici che impiega in qualità di combustibile solido il pellet, materiale ricavato dalla segatura essiccata e compressa.

Il pellet si presenta nella forma di cilindri di segatura essiccata e pressata. Pellet di legno qualitativamente elevato si caratterizza per una minima umidità residua, che permette elevato potere calorifero ed emissioni contenute. I pellet possono essere realizzati con gli scarti della lavorazione del legno di faggio, abete, rovere, frassino, ontano. Il pellet non è usato solamente con stufe a pellet: esistono altri strumenti alimentati attraverso questo tipo di combustibile, come caminetti e caldaie. Il pellet sta oltretutto riscuotendo un uso sempre superiore nel teleriscaldamento e nella produzione di energia.


 

Una stufa a pellet può riscaldare ambienti di piccole e grandi dimensioni (a seconda del modello considerato, la stufa a pellet può riscaldare da 70 a 200 metri quadri). Se confrontate con le stufe a legna, le stufe a pellet permettono diverse ore di funzionamento autonomo della combustione e non necessitano di ricarica manuale. L’autonomia delle stufe a pellet è variabile, e può andare dalle 15 alle 45 ore.

Le stufe a pellet presentano un serbatoio di capienza variabile (alcuni modelli di stufe riescono a ospitare oltre 60 chili di combustibile) in cui va posto il pellet. Una coclea conduce il pellet al braciere presso cui avverrà la combustione per mezzo di una resistenza elettrica destinata a innescare la fiamma. La stufa a pellet produce calore, che sarà distribuito agli ambienti attigui mediante convezione naturale e ad aria forzata. Il meccanismo della stufa a pellet è gestito da una scheda dotata di microprocessore, per controllare l’alimentazione e l’afflusso d’aria basandosi sui dati provenienti da sensori e sonde interne.

L’utilità delle stufe consiste anche nell’opportunità di controllare le tempistiche di accensione e spegnimento della stufa, dosare il combustibile a piacere e gestire il controllo della temperatura usufruendo delle funzionalità del processore nell’apparecchio. L’innesto per l’accensione della fiamma è anch’esso elettronico e non è in questo modo obbligatorio l’utilizzo di fiammiferi o accendini come nel caso di altre varianti di stufa. Alcuni modelli possono altresì essere gestiti a distanza, con i benefici che ne derivano sul fronte della praticità.

Esistono stufe a pellet ricoperte di ceramica o rivestite in acciaio. La ceramica non scotta e mantiene a lungo il calore, mentre l'acciaio può raggiungere temperature elevate ma si raffredda molto più in fretta. Esistono altresì modelli di stufe a pellet dedicati al riscaldamento dell'acqua per i radiatori. In tali prodotti sono presenti all'interno scambiatori di calore in cui è presente l'acqua che una volta riscaldata circolerà nell'impianto dei termosifoni. È inoltre possibile far coesistere questo tipo di stufa ed un'altra fonte di calore (es. una calderina a gas) in modo che funzionino alternativamente.

La stufa necessita di una pulizia ordinaria del braciere e del cassetto cenere (se presente) da effettuare con più o meno frequenza a seconda dell'utilizzo in termini di tempi di funzionamento e di potenza impostata e del tipo di pellet impiegato; inoltre va pulita in modo più approfondito almeno una volta all'anno, ma anche più spesso in base al modello ed all'utilizzo. Potrebbe essere necessario l' intervento di un tecnico per questa operazione.

Lo scarico dei fumi derivanti dalla combustione avviene tramite un tubo di diametro variabile anch'esso a seconda del modello, da 8 a 10 cm di diametro. La tubazione deve essere in materiale resistente alle temperature di esercizio, agli acidi e alle eventuali condense prodotte dalla combustione, in Italia secondo le norme UNI si prescrive l'acciaio AISI 316.

La normativa di riferimento per l'installazione delle stufe a legna e pellet in Italia è la UNI 10683 rev.2012.

Le stufe a pellet sono un bene particolarmente efficiente, che consente di contenere i costi di riscaldamento in modo anche notevole (annualmente, il risparmio può arrivare anche al 50%). Il prezzo di una stufa a pellet varia a seconda del modello preso in considerazione, della marca e delle funzionalità offerte. Orientativamente i prezzi oscillano dai mille ai cinquemila euro.

Le differenze principali rispetto alla stufa a legna sono le seguenti:

-       funziona in maniera automatica, si accende tramite una resistenza elettrica e con una autonomia di funzionamento in base alla capienza del proprio serbatoio di pellet;

-       necessita di un collegamento alla rete elettrica come un comune elettrodomestico;

-       è un prodotto molto più pulito poiché elimina la necessità di trasferire il combustibile dalla legnaia all'abitazione e perché, se installata correttamente, non ha fuoriuscite di fumo all'interno dell'ambiente di utilizzo in quanto lavora in depressione. Sono ora in produzione anche delle stufe a pellet completamente ermetiche rispetto all’ambiente di installazione: prelevano l'aria direttamente dall’esterno e non dal locale dove sono situate. Ideali nelle moderne case passive dove è fondamentale l'isolamento verso l'ambiente esterno;

-       ha una canna fumaria di misure più ridotte (diametro da 80 mm a 100 mm);

-       funziona a tiraggio forzato cioè una ventola situata all'interno della stufa provvede ad estrarre verso la canna fumaria i fumi o residui di combustione prodotti dalla combustione stessa.

 

 

03/03/2012

Fonte:
http://www.fallosapere.it