Acquisto montascale fissi o mobili: contributi ed esenzioni fiscali previsti

Uno dei maggiori impedimenti alla propria mobilità nelle case sono le scale le quali molto spesso rendono difficile la mobilità a persone con disabilità , ma anche agli anziani che non dispongono più di agilità corporea.

Per superare tutto ciò sono in vendita i cosiddetti montascale ossia impianti di sollevamento persone che rendono possibile il superamento dei gradini in pieno comfort e sicurezza.

Ne esistono di diversi tipologie: montascala fissi (curvilinei o per scale dritte, per interni o esterni), e montascala mobili (con sedute dotate di cingoli o ruote che consentono di superare i gradini, molto comuni negli esercizi pubblici).

Ovvio che, comunque, essendo delle costruzioni abbastanza costose non sono accessibili a tutti coloro che ne potrebbero avere bisogno.

Per quanto riguarda il costo, ci aiuta lo Stato italiano che grazie alla Legge 9 gennaio 1989, n. 13 offre una gamma di esenzioni fiscali e contributivi al fine di abbassare i costi per ampliare la gamma di persone che possano utilizzare tali sistemi.

Si tratta di sostegni sino al 19% e 36% in ottica detrazione e di veri e propri contributi che possono arrivare a toccare il 30% della cifra spesa per il dispositivo.

Per ottenere le detrazioni è sufficiente raccogliere le quietanze dei pagamenti e riportarle nella dichiarazione dei redditi per ottenere lo sgravio del 19%, mentre quello del 36% sarà ripartito in dieci anni. Invece per i contributi la domanda va presentata al Sindaco del proprio Comune di Residenza o nel quale sorge la casa in cui sarà realizzato il montascale, in carta da bollo.

 

30/04/2012

Fonte:

http://www.retearchitetti.it

 

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