I materiali sostenibili ed ecologici utilizzati nella bioedilizia: il legno, il sughero, l’argilla espansa, il legno cemento e la fibra di cellulosa

Per introdurre l’argomento sui materiali sostenibili ed ecologici dobbiamo innanzi tutto parlare di bioedilizia e bioarchitettura, due discipline che rispondono all’attuale situazione di crescente inquinamento e degrado ambientale. La bioedilizia utilizza materiali ecologici e non inquinanti, cercando di ridurre e limitare il  più possibile il consumo di energie non rinnovabili, salvaguardando l’ambiente grazie al maggiore risparmio energetico e riducendo i costi di esercizio e manutenzione al fine di ammortizzare in breve tempo i costi d’installazione.

L’uso di materiali eco, anche certificati, e di fonti energetiche alternative non sono però sufficienti a garantire la qualità di un progetto sostenibile perché è necessario e importante considerare anche gli aspetti collegati all’impatto sull’ambiente e quelli economici. Perciò, quando valutiamo l’idoneità di un materiale, dobbiamo tenere conto di tutto il suo ciclo di vita e delle possibili ricadute che ogni fase, dalla produzione all’utilizzo fino allo smaltimento, determina sull’ambiente.

 

Per questo motivo, anche i materiali non rinnovabili possono essere considerati sostenibili purché abbiano un processo produttivo efficiente dal punto di vista energetico, con basse emissioni inquinanti e una durata superiore a quella delle loro alternative rinnovabili.

 

Ricapitolando, i tre requisiti principali perché un materiale possa essere classificato come sostenibile sono:

-         Produzione attraverso processi produttivi energeticamente efficienti e con ridotte emissioni inquinanti.

-         Inesistenza di emissioni nocive negli ambienti domestici dopo la messa in opera.

-         Lunga durata ed elevata riciclabilità al momento dello smaltimento.

Nella scelta dei materiali per la bioedilizia è importante privilegiare quelli di provenienza il più possibile “locale” in modo da ridurre i costi e l’inquinamento dovuto ai mezzi che li trasportano. Si dovranno inoltre preferire quei materiali che, una volta esaurito il loro ciclo di vita, sono facilmente riutilizzabili e quelli di cui vi sia una buona disponibilità in natura. Fra le preferenze, risultano anche quei materiali che provengono da processi produttivi efficienti e che risultino privi di sostanze tossiche pericolose per l’insorgenza di contaminazioni. Infine dovranno essere scelti in base alle loro caratteristiche e avere qualità di coibentazione, igroscopicità, isolamento e accumulo del calore.

Ma quali sono i materiali maggiormente usati nella bioedilizia?

LEGNO
Il legno in bioedilizia è il materiale più largamente usato poiché possiede numerose qualità oltre ad essere rinnovabile, riciclabile e biodegradabile. Ha infatti ottime caratteristiche di isolamento termico, acustico, elasticità, flessibilità, resistenza alle sollecitazioni termiche e meccaniche, resistenza all’usura. Le sue caratteristiche fisiche lo rendono inoltre adatto a creare spazi abitativi caldi e accoglienti procurando benefici effetti a livello psicologico quali benessere e rilassamento. La sostenibilità si ottiene con legname proveniente da boschi gestiti correttamente tramite ricrescita programmata, presenti nella zona di costruzione.

SUGHERO
Il sughero proviene dal cuore della corteccia della quercia da sughero che, una volta prelevato, si rigenera naturalmente. E’ un materiale che, oltre ad avere ottime qualità isolanti, è imputrescibile, idrorepellente, atossico, traspirante, ininfiammabile, anallergico, resistente all’azione degli insetti e dei roditori, biologicamente puro e durevole nel tempo. Solitamente è trasformato in pannelli tramite utilizzo di calore e compressione.

LA FIBRA DI CELLULOSA
La fibra di cellulosa è un materiale ottenuto dal riciclo e trasformazione della carta e ha buone capacità coibentanti perché può essere usato sia come isolante acustico sia termico. Non contiene sostanze tossiche ed è nuovamente riciclabile.

LATERIZI
I laterizi sono costituiti da un impasto di argilla, sabbia e acqua e si utilizzano per la costruzione di elementi strutturali e tamponature. Una certa attenzione dovrà essere applicata nello scegliere quei laterizi prodotti con argille la cui radioattività sia inferiore ai limiti prefissati. E’ dunque importante che il produttore certifichi provenienza, qualità e livello di radioattività di questo materiale.

BLOCCHI IN CALCESTRUZZO E ARGILLA ESPANSA
I blocchi in calcestruzzo e argilla espansa sono utilizzati per la costruzione di parti strutturali e possiedono buone caratteristiche meccaniche e di isolamento termico e acustico, resistenza all’acqua, al fuoco, facilità ed economicità di posa in opera, unite ad una relativa leggerezza. Rappresentano il giusto compromesso fra i tanti requisiti che devono possedere i materiali destinati alla costruzione delle pareti. Anche in questo caso è importante controllare i livelli di radioattività.

BLOCCHI CASSERO IN LEGNO CEMENTO
I blocchi cassero in legno cemento sono usati per la costruzione di murature portanti, posati in opera a secco e successivamente riempiti in calcestruzzo. Le armature sono efficacemente collegate a terra mentre il cemento utilizzato deve essere puro e privo di additivi di sintesi.

Permettono di realizzare edifici in classe A, acusticamente a norma, ecologiche, antisismiche, riducendo tempi e costi di realizzazione.

30/08/2011

Fonte:

http://www.retearchitetti.it

 

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