Nasce il primo osservatorio italiano in grado di scoprire i vizi occulti in edilizia

Ora vizi e difetti delle costruzioni edilizie hanno vita più difficile, grazie alla creazione del primo osservatorio in Italia in grado di scoprire i vizi occulti in edilizia. È il Centro di ricerca dipartimentale Osservatorio “Claudio Ceccoli” che nasce grazie a una collaborazione l’Universitá di Bologna e il Tribunale e si pone come parte terza nei contenziosi sia civili, sia penali che riguardano gli immobili.

“Uno degli obiettivi dell’Osservatorio – spiega il professore Tomaso Trombetti, docente di Tecnica delle costruzioni dell’Alma Mater – è quello di creare una conoscenza organizzata e integrata del contenzioso in essere in materia di appalto e compravendita aumentando la consapevolezza degli attori che sono appaltatori, professionisti e committenti in relazione ai rischi espliciti e impliciti che si possono verificare nell’attivitá edilizia. Questo può avvenire a nostro avviso attraverso l’individuazione di un unico linguaggio capace di dialogare con gli stessi riferimenti giuridici e tecnici e costituendo una conoscenza di base attraverso l’analisi dei casi giá svolti”.


 

Il Dipartimento di ingegneria civile, chimica, ambientale e dei materiali (Dicam) fornirà le competenze tecniche mentre il Tribunale metterà in campo le cause e gli accertamenti tecnici preventivi che serviranno come elementi base di analisi e studio. In questa maniera l’osservatorio disporrà di un know how trasversale e interdisciplinare in grado non solo di identificare i difetti, ma anche di darne una valutazione, fondata sulle cause, economica. Ossia di quantificare il danno.

“Un ulteriore obiettivo di tipo scientifico-didattico – aggiunge Trombetti – è quello di conoscere gli errori di tipo progettuale al fine così di migliorare sia l’insegnamento, sia le relative tecniche edilizie. Le procedure sviluppate dall’Osservatorio contribuiscono concretamente ad agevolare attraverso l’informatizzazione il rapporto fra gli addetti ai lavori e i cittadini e la pubblica amministrazione in linea con l’idea di Bologna Smart City”.

L’Osservatorio non si occuperà, infatti, solo delle conseguenze di vizi e difetti, ma metterà a punto una serie di metodologie per individuare la tipologia dei difetti ricorrenti, la numerosità dei difetti riscontrati, la loro rilevanza economica e le figure più spesso coinvolte. In questa maniera sarà possibile individuare i problemi anche durante la fase di realizzazione, mettendo a punto tecniche e metodologie di prevenzione dei difetti.

 

25/02/2013

Fonte:

http://www.tekneco.it

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