Colazioni lavoro, spese rappresentanza: deducibilità

Le detrazioni per pranzi e cene competono il recupero dell’imposta Iva solo nel caso in cui si tratti di colazioni di lavoro.

Le detrazioni per pranzi e cene competono il recupero dell’imposta Iva solo nel caso in cui si tratti di colazioni di lavoro, ovvero a spese di pubblicità e propaganda, e non se i costi si configurano quali spese di rappresentanza.

Per quanto riguarda, dunque, le colazioni di lavoro, vale a dire incontri con rivenditori nell’ambito dello svolgimento del rapporto di concessioni; incontri con clienti (potenziali o effettivi) per l’attività di promozione della vendita; incontri per consulenze, l’imposta è detraibile perché si tratta di costi inerenti l’attività di impresa, mentre se le spese rientrano tra quelle di rappresentanza continua l'indetraibilità.

Per rappresentanza si intendono, per esempio, rapporti con altre imprese per realizzare partnership o anche incontri con fornitori di beni e servizi per dar vita ad alcuni progetti facenti parte del contratto commissionato. La differenza fra la prima e la seconda categoria consiste nel fato che se le spese di pubblicità e di propaganda sono dirette a reclamizzare un determinato prodotto e il loro fine è quello di incrementare direttamente o indirettamente le vendite, quelle di rappresentanza servono ‘solo’ ad offrire una immagine positiva dell'azienda e della propria attività, nonché per promuovere l'acquisizione e il consolidamento del proprio prestigio, non mettono in pratica interventi diretti a favore dell’azienda.

 

 

Autore: Marianna Quatraro

11/09/2008

Fonte: http://www.cercageometra.it

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