Economia e Fisco

In cosa consiste il deposito cauzionale per l’affitto di un’abitazione?

Il deposito cauzionale dell'affitto è una somma di denaro richiesta dal proprietario dell'immobile nel contratto di locazione (o affitto) sotto forma di cauzione. Il deposito cauzionale (o cauzione) costituisce una garanzia sulle obbligazioni previste nel contratto di locazione, la manutenzione ordinaria dei locali e il pagamento dei canoni di locazione. La cauzione è disciplinata dal legislatore nell'art. 11 della Legge n.392 del 1978 ed è fissata ad un importo non superiore a tre mensilità di canone di affitto. Oltre alla cauzione il proprietario dell'immobile può richiedere al conduttore il versamento anticipato da una a tre mensilità del canone.

Come si possono correggere gli errori presenti nella dichiarazione di successione?

Ci sono fino a due anni di tempo per il "ravvedimento" sulle dichiarazioni di successione. 

In caso di errori nella dichiarazione di successione presentata al Fisco, c'è tempo prima del controllo per correggerli. A spiegarlo in data odierna con una nota è stata l'Agenzia delle Entrate nel precisare come le rettifiche/modifiche vadano effettuate prima che scatti l'avviso di liquidazione della maggiore imposta, oppure entro un termine di due anni dal versamento dell'imposta principale.

Pagamento spese condominiali e proprietario apparente: sentenza corte cassazione

E' principio consolidato che il legittimato passivo per il pagamento delle spese condominiali è solo il reale proprietario dell'immobile e il proprietario che appare tale. Occorre, però, valutare se questo principio è ancora valido anche dopo la riforma del condominio del 2012 o sarà modificato dai nuovi articoli 1130 c.c. e 63 disp. att. c.c.

Un principio consolidato in materia condominiale è quello secondo cui gli oneri, le spese o gli oneri del condominio possono essere richiesti solo al reale proprietario e non a colui che appare tale (il c.d. proprietario apparente).

Acquisto immobile. Cosa succede se sono riportate false informazioni nell’atto notarile? Sentenza Corte Cassazione penale

L'atto pubblico di compravendita, infatti, ha la funzione tipica di trasferire un bene mobile o immobile da un soggetto all'altro, previa corresponsione del prezzo, ma non quella di attestare la verità delle dichiarazioni dei contraenti in ordine alle loro qualità personali (sulla necessità che i fatti attestati dal privato abbiano una rilevanza probatoria inerente alla essenza funzionale dell'atto vedi Cass., Sez. V, 31 marzo 1969, CED 112068).

Ed, infatti, secondo la legge notarile il contraente è obbligato a declinare all'ufficiale rogante le sue esatte generalità - nome, cognome e paternità - perchè di ciò fa fede l'atto pubblico di compravendita, ma non anche le sue qualità personali.

Caratteristiche contratti di locazione ad uso ufficio

contratti di locazione ad uso di ufficio sono diversi da altri tipi di contratti di locazione, come possono essere sicuramente e in primo luogo i contratti ad uso abitativo. Dunque, prima di avventurarsi nell'affitto di uffici o nella vendita negozi, è bene informarsi con il dovuto impegno. Tanto per cominciare, queste stipule sono proprie delle forme particolari, quale per esempio la durata dell’accordo, solitamente posta con la formula del “sei più sei”. Sei anni di contratto a canone concordato, cioè, ai quali può seguire un prolungamento per altri sei anni, solitamente alle medesime condizioni dei primi sei anni. E' bene sottolineare che le leggi variano in maniera considerevole se ad essere protagonisti sono i contratti per l'affitto o quelli relativi alla vendita di locali commerciali.

Come registrare il contratto di locazione presso l’Agenzia delle Entrate?

Una famiglia che viva in una casa presa in affitto o che la prenda per le vacanze estive, firma un accordo con il proprietario che dovrà essere comunicato allo Stato. 
Registrare il contratto di locazione presso l’Agenzia delle Entrate è obbligatorio per legge a prescindere dall’ammontare del canone e indipendentemente dal tipo di immobile (sia un appartamento o un fondo rustico), fatta eccezione per termini della durata inferiore al mese.

Cosa è il contratto di sublocazione ad uso abitativo?

La sublocazione ad uso abitativo è la possibilità del conduttore di sublocare parzialmente l'immobile o cedere a terzi il contratto senza alcun consenso del locatore purché il conduttore comunichi al locatore le generalità del subconduttore, i vani sublocati e la durata del contratto di sublocazione. La comunicazione deve essere fatta tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Il contratto di sublocazione ad uso abitativo è possibile soltanto se il contratto tra conduttore e locatore non preveda una diversa e contraria pattuizione.

Alcuni consigli e verifiche da effettuare per evitare problemi durante la compravendita di immobili

Pubblicato il vademecum “Garanzia preliminare. La sicurezza nel contratto di compravendita immobiliare” realizzato da notai e associazioni dei consumatori.

8 i consigli utili da seguire per non incappare in spiacevoli incidenti di percorso nella compravendita.

 

Compromesso e proposta d’acquisto: le differenze
Il preliminare di vendita, o compromesso, e’ il contratto con il quale il venditore e l’acquirente si obbligano a concludere una compravendita, stabilendone modalita’ e termini. Serve a impegnare le parti per il tempo necessario a risolvere eventuali problemi che non consentono la vendita immediata.

Adeguamento ISTAT costi affitto all’andamento del costo della vita

Il cosiddetto “adeguamento istat” è un indice calcolato annualmente dall’istituto nazionale delle statistiche che tratta i cambiamenti che si verificano ciclicamente sul costo della vita. Tale indice riguarda tutti i possibili “campi” che concorrono a formare, appunto, il costo della vita; per essere chiari e semplici al tempo stesso, quindi, possiamo citare i costi dei generi alimentari, delle sigarette, dei medicinali e, appunto, dei canoni di locazione.

Cosa è l’adeguamento istat

Insomma, tutto ciò che può essere oggetto di tassazione grazie all’azione di leggi, decreti e modifiche apportate dai vari governi in carica concorre a formare l’annuale adeguamento istat. Adeguamento necessario per il bene dell’Italia dunque, ma difficilmente per quello del consumatore ultimo (e delle sue tasche!).

Contratti affitto: anche gli inquilini possono registrare unilateralmente i contratti di affitto

Finalmente gli inquilini degli immobili ad uso abitativo, grazie all’articolo 3, commi 8 e 9, del decreto legislativo n. 23 del 2011, possono registrare unilateralmente il contratto stipulato con il proprietario dell’immobile.

Il diritto di denuncia unilaterale del contratto di locazione può essere esercitato:

-                  dai locatari (gli inquilini) che hanno stipulato con il locatore un contratto verbale;

-                   nei casi in cui il contratto è stato registrato con un canone di locazione inferiore a quello effettivamente pagato;

-                  nei casi in cui sia stato registrato un contratto di comodato gratuito fittizio, che nasconde quindi un contratto di locazione vero e proprio.

Seguici su Facebook