Economia e Fisco

Polizze assicurative Long Term Care: cosa sono e che caratteristiche presentano

Tra le polizze di ultima generazione ci sono, e da non moltissimi anni nel nostro paese, le assicurazioni Long Term Care che, come le Dread Disease già prese in esame, nascono dall’esigenza di dare copertura a rischi prima meno percepiti.

Ricordiamo sempre che è dalla percezione che si ha di un determinato rischio, legato magari a modificazioni del panorama socio economico, che nasce l’esigenza di un nuovo prodotto assicurativo e spinge le imprese di assicurazione a studiarne la tariffa.

 

Assicurazioni auto e vita: modifiche previste dal DL 179 del 10 ottobre 2012 per la protezione del consumatore

Al fine di proteggere il consumatore (contraente debole) e di evitare frodi assicurative anche alla normativa del settore assicurativo (ramo vita e auto) sono apportate delle innovazioni dal Decreto Legge del 18.10.2012 n. 179.

 

Dreceto Legge del 18 ottobre 2012 n. 179

in G.U. del 19 ottobre 2012 n. 245 (supplemento ordinario 194)

Art. 21 Misure per l'individuazione ed il contrasto delle frodi assicurative

1. L'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo (IVASS) cura la prevenzione delle frodi nel settore dell'assicurazione della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, relativamente alle richieste di risarcimento e di indennizzo e all'attivazione di sistemi di allerta preventiva contro i rischi di frode.

Modello 730: percentuale detraibilità costi assicurazioni su infortuni e vita

Sui premi versati per i contratti di assicurazione contro il rischio di morte, di invalidità permanente, di non autosufficienza nel compimento di atti quotidiani c’è la detrazione Irpef del 19%. Vediamo i limiti.

Tra le detrazioni fiscali, che consentono al contribuente di ridurre l’imposta sul reddito (Irpef) da pagare e da dichiarare nel modello 730 o nel modello Unico, ci sono le detrazioni Irpef del 19% delle spese per alcuni oneri sostenuti durante l’anno. Tra le detrazioni fiscali del 19% ci sono quelle per le assicurazioni, come previsto dall’art. 15 del TUIR.

La detrazione Irpef sull’assicurazione sulla vita e contro gli infortuni consente di detrarre dall’imposta lorda Irpef calcolata sul reddito complessivo, il 19% delle spese sostenute per i premi di assicurazione aventi ad oggetto:

Come sono tutelati i risparmi investiti in polizze di assicurazioni o in conto correnti?

Un vero e proprio incubo non solo per le singole banche ma per tutto il sistema economico con cui si intersecano gli istituti di credito. E’ il fenomeno del “bankrun”, ossia la corsa al ritiro dei depositi bancari allo sportello: si teme che una banca sia insolvente e ritirando in massa i propri soldi si contribuisce in effetti a renderla tale.

Diciamolo subito, è un comportamento emotivo inutile e il motivo è semplice: anche nell’ipotetico caso di default (fallimento) di un istituto di credito, i risparmi dei clienti sono tutelati dal fondo di garanzia. Il Fondo di Garanzia, è un fondo interbancario di tutela dei depositi a cui aderiscono obbligatoriamente tutte le banche italiane e che garantisce la restituzione della liquidità fino a un massimo di 103 mila euro per intestatario di conto corrente.

Quali sono i prodotti di investimento che il mercato assicurativo offre? Le polizze unit linked ed index linked

Sono diversi i prodotti che il mercato assicurativo offre: ecco come muoversi tra le offerte. E i risultati di una recente raccolta dati Ania sui trend dell'ultimo anno

Gli investimenti in assicurazioni sono tradizionalmente associati all’idea della sicurezza e della protezione del portafoglio. E questo è sicuramente uno dei grandi punti di forza delle polizze vita a capitale protetto o garantito, che adottano meccanismi di gestione per limitare le perdite di valore dell’investimento anche a fronte di movimenti di mercato negativi. Ma il mercato assicurativo odierno offre un gran numero di prodotti, ciascuno con le proprie peculiarità e i propri vantaggi o svantaggi.  

Come è possibile verificare se una compagnia di assicurazioni può operare regolarmente in Italia?

Come controllare se una compagnia di assicurazioni è abilitata in Italia

Come controllare se una compagnia assicurativa è abilitata ad operare nel territorio italiano. L'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo è l'ente incaricato alla concessione delle autorizzazioni ad operare sul territorio italiano. Le liste delle compagnie assicurative sono pubblicate dall'Isvap allo scopo di dare pubblicità alle compagnie assicurative abilitate presso gli utenti e le agenzie intermediarie. La lista può essere consultata anche online sul sito www.isvap.it. Nel momento in cui l'Isvap constata la presenza di una compagnia di assicurazione operante in Italia ma priva di regolare abilitazione, divulga un comunicato stampa per avvertire gli utenti.

Come fare per cambiare compagnia assicurativa: come disdire la polizza, passi da seguire, documenti necessari

Cambiare compagnia assicurativa non è affatto complicato, basta rispettare alcune regole. Per cambiare compagnia assicurativa è prima di tutto necessario disdire la polizza di cui si è titolari verificando se nel proprio contratto è previsto il tacito rinnovo, come accade normalmente per le compagnie assicurative tradizionali che operano attraverso le agenzie presenti sul territorio, oppure sia necessario rinnovare esplicitamente la polizza alla sua scadenza, come avviene nella maggior parte dei casi nelle compagnie di assicurazione diretta online o telefonica in base a quanto previsto dal decreto Bersani.  Nel primo caso, per quanto riguarda le polizze RC auto, la disdetta va inviata alla compagnia almeno 15 giorni prima della scadenza annuale attraverso una raccomandata con ricevuta di ritorno (per quanto riguarda la data fa fede il timbro postale del giorno di invio) o, in alternativa tramite fax.

Aggiornamenti normativi per l’installazione di telecamere e sistemi di videosorveglianza nei condomini: sentenza Cassazione 03 gennaio 2013 N. 71

I sistemi di video sorveglianza (privati e comuni ex art. 1117 c.c.) nel condominio tra vecchie questioni e la nuova disciplina del condominio 1122 ter c.c. 

All'aumento del timore per la propria incolumità personale e all'aumento delle istanze di protezione, anche solo da danneggiamenti, dei beni propri, corrisponde l'aumento della domanda di mezzi di protezione e di prevenzione. Tra i vari mezzi di protezione un ruolo importante (per basso costo di installazione e di manutenzione e alto potere deterrente) è svolto dalle telecamere di “sorveglianza” usate come strumento passivo per scoraggiare eventuali soggetti male intenzionati.

Questo, però, non esclude il sorgere di problemi “collaterali” all'installazione, anzi se tali telecamere sono installate in un condominio da un singolo proprietario e/o dal condominio come bene comune ex art. 1117 c.c. danno vita a non pochi problemi.

Assicurazione che copre i danni causati da fughe di gas

Se ne parla ormai da qualche mese ma sarà attivata solo a partire dal 1° ottobre la nuova assicurazione contro gli incidenti causati da fughe di gas. L’assicurazione coprirà gli infortuni alle persone (massimale 130mila euro), i danni materiali a beni immobili (massimale 110mila euro) e/o cose (massimale 45mila euro) e tutte le conseguenze della responsabilità civile (massimale 6,5 milioni) derivanti agli assicurati da incidenti “che siano conseguenza diretta di dispersioni e/o fughe di gas distribuito da reti e causate da qualsiasi evento”. Continueranno a essere coperti dalla polizza, gli utenti civili e le utenze industriali e di complessi ospedalieri con prelievi inferiori rispettivamente a 200.000 e 300.000 metri cubi all’anno.

Agevolazioni previste per le reti di imprese: cosa prevede la legge e chi ne può usufruire

I soggetti del Con­tratto di Rete.

Le reti di imp­rese sono cos­ti­tu­ite dall’insieme delle imp­rese che aderiscono a un “con­tratto di rete”, sia per orig­i­naria sot­to­scrizione che per ade­sione suc­ces­siva. E’ stato autorevol­mente osser­vato come attra­verso la cos­ti­tuzione di una rete di imp­rese, gli impren­di­tori “perseguono lo scopo di accrescere, indi­vid­ual­mente e col­let­ti­va­mente, la pro­pria capac­ità inno­v­a­tiva e la pro­pria com­pet­i­tiv­ità sul mer­cato e a tal fine si obbligano, sulla base di un pro­gramma comune di rete, a col­lab­o­rare in forme e in ambiti pre­de­ter­mi­nati atti­nenti all’esercizio delle pro­prie imp­rese ovvero a scam­biarsi infor­mazioni o prestazioni di natura indus­tri­ale, com­mer­ciale, tec­nica o tec­no­log­ica ovvero ancora ad esercitare in comune una o più attiv­ità rien­tranti nell’oggetto della pro­pria impresa”.

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