Autoveicoli elettrici. Analisi convenienza acquisto scooter elettrici e caratteristiche da valutare
Il futuro della mobilità sarà elettrico? Sembra che le premesse ci siano tutte: il consumo energetico di un mezzo elettrico è mediamente cinque volte inferiore a quello di un equivalente mezzo a benzina, le moderne batterie al litio pesano meno del motore a scoppio che sostituiscono, durano più della vita media di un motorino e consentono anche 100 km di autonomia tra una ricarica e l’altra. Inoltre, i mezzi elettrici circolano anche nelle zone a traffico limitato e sono silenziosi.
Ci sono comunque dei fattori importanti che ostacolano un vero boom di vendite; intanto la creazione di un’efficiente rete di ricarica, che nel nostro paese è ancora ai primi passi; inoltre, nonostante gli incentivi, i costi ancora molto alti; almeno in partenza, dal momento che l’investimento iniziale viene presto ammortizzato durante l’uso.
Ad esempio, i consumi di uno scooter elettrico sono cinque volte inferiori di un omologo a benzina: con 1 kWh uno scooter percorre oltre 22 km, contro i 40 km/litro del corrispondente a benzina, ovvero 4 km/kWh (in un litro di benzina ci sono 10 kWh di energia); benzina ed elettricità costano all’utente grosso modo lo stesso, € 0,20/kWh per l’energia elettrica e € 2/litro per la super (€ 0,20/kWh), ma l’assenza di parti in movimento, di valvole, candele e olio lubrificante e relativi oneri di manutenzione, la maggiore semplicità costruttiva e gli sgravi su assicurazione e tasse di circolazione rendono uno scooter elettrico economicamente più competitivo del corrispondente a benzina, per una percorrenza di almeno 20 km/giorno.
Ma come scegliere un mezzo a due ruote di buona qualità e che non sarà obsoleto (e quindi senza valore in caso di vendita) in pochissimi anni?
Gli esperti del settore dicono che le due ruote del futuro avranno trasmissione a cinghia e un motore in corrente alternata del peso di 7 kg posizionato sotto il passeggero, tra le due ruote, in modo che i pesi siano meglio distribuiti e possa quindi operare attorno ai 60 gradi, temperatura ottimale per mantenere prestazioni accettabili e non incorrere in complessi sistemi di raffreddamento.
Tali soluzioni sono già presenti in molti scooter e motociclette di alta gamma in commercio, ma non nei numerosi scooter di bassa gamma che hanno ancora il motore in corrente continua posizionato nel mozzo della ruota posteriore. Inoltre, gran parte degli scooter fabbricati in Asia usano ancora batterie di vecchia concezione con prestazioni assai più deludenti di quelle che già oggi sono montate sui veicoli di alta gamma.
14/02/2014
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