Come leggere i dati riportati sull’etichetta del condizionatore?

Per combattere l’afa ormai sempre più italiani ricorrono all’acquisto del condizionatore. Per poter fare una spesa “intelligente” è di primaria importanza saper leggere l’etichetta del condizionatore in modo tale da essere consapevoli  di ciò che stiamo acquistando. Tra le caratteristiche più importanti vi è senza dubbio il risparmio energetico. Le classi di efficienza energetica del condizionatore sono indicate da due sigle EER (per il freddo) e COP (per il caldo). Sia nell’uno sia nell’altro caso subito dopo le due sigle viene apposto un numero con valore da 1 a 4 che indica quanti Kw di energia si consumano per produrre gli equivalenti Kw di freddo: da ciò possiamo dedurre il risparmi energetico. Maggiore è il numero riportato in etichetta maggiore sarà il risparmio energetico.


 

Veniamo all’etichetta:

Nella parte alta sono riportati il nome del condizionatore, il luogo di provenienza, nonchè il modello del condizionatore. Se ci dovessero essere delle unità esterne o interne, come nel caso dello Split, anche queste deve essere chiaramente indicato il modello.

Nella seconda parte dell’etichetta è invece presente la classe energetica attraverso l’uso delle lettere alfabetiche che vanno dalla A alla G. I minori consumi si hanno con la classe A viceversa nel caso in cui sia riportata la lettera G. Attualmente sono presenti anche le classi A+ e A++. Se il prodotto è particolarmente sensibile all’ambiente sempre in questa sezione verrà riportata la dicitura Ecolabel .

Il terzo settore è molto importante perché in esso viene indicato il consumo di energia in Kw e ci permette di capire se ad esempio a parità di prestazioni un condizionatore consuma più di un altro. Ricordiamoci tuttavia che il consumo di energia indicato è riferito alle prove che sono state condotte in laboratorio dunque è valido solo a livello teorico: a seconda del luogo dove viene ubicato l’apparecchio la resa potrebbe essere diversa. In questo settore è presente anche la sigla EER di cui ho parlato in precedenza.

Nel quarto settore viene indicato il tipo di apparecchio quindi e l’apparecchio ha un tipo di raffreddamento ad acqua o ad aria, se ha la funzione solo di raffreddamento o anche di riscaldamento ecc.. Qua viene indicata anche la sigla COP.

Nel quinto settore è indicata la rumorosità dell’apparecchio espresso in decibel. Tanto più è alto il valore espresso in decibel quanto più la rumorosità è elevata. Gli apparecchi fissi in genere sono meno rumorosi rispetto ad altre tipologie di condizionatori in quanto l’unità esterna del condizionatore è collocata al di fuori della propria abitazione.

Oltre a queste importanti caratteristiche in genere vengono indicate due importanti diciture. La prima riguarda la potenza frigorifera espressa in btu/h seguita da un numero. Più è alto il valore del btu più il climatizzatore è potente. In genere 9.000 o 10.000 btu coprono 20/30 metri quadri  11.000/15.000 btu coprono 30/40 metri quadri, e via dicendo. Sono comunque inutili condizionatori che hanno un valore superiore a quello richiesto rispetto alla dimensione del proprio ambiente. La seconda dicitura, riguarda la tipologia del condizionatore, ossia se è presente l’inverter o se è un sistema on/off. In quest’ultimo caso il condizionatore si spegne automaticamente appena la temperatura desiderata viene raggiunta, nel primo caso il condizionatore non si spegne ma riduce la potenza al fine di garantire sempre la stessa temperatura nell’ambiente presentando così una tecnologia più sofisticate consentendo un maggiore risparmio energetico.

In conclusione è bene ricordare che in base alla direttiva n. 02/31/CE dal 22 Marzo 2002 su ogni climatizzatore deve essere applicata l’etichetta che riporta le principali caratteristiche del prodotto e che vi consenta dunque di acquistare consapevolmente.

 

25/07/2012

Fonte:

http://www.sardegnaconsumatore.it

Seguici su Facebook