Cosa sono le reti idriche intelligenti (Smart Water Grid)?
L’acqua, la più importante risorsa per la vita degli ecosistemi del nostro pianeta, al centro della vita delle comunità costituisce ancora oggi un problema cruciale per la collettività. Agricoltura e sicurezza alimentare dipendono infatti dalla disponibilità idrica, e dal punto di vista ambientale, alluvioni e siccità determinano rischi e danni per la salute umana.
Un uso, efficiente e sostenibile della risorsa acqua è oggi più che necessario. E per questo la ricerca tecnologica è impegnata per dare avvio concreto alle Smart Water Grid, le reti idriche intelligenti. Queste soluzioni tecnologiche consentono di coordinare ed equilibrare l’uso dell’acqua, nonché gestire l’analisi e il controllo degli acquedotti, che nel nostro paese hanno perdite che vanno dal 30 al 60%.
Roberto Farina, ENEA
“Parlare di Smart Water significa portare all’interno del sistema della gestione dell’acqua tutta una serie di informazioni o portarla all’esterno una serie di dati che permettono di gestirla meglio . Questo può avvenire sia nella rete acquedottistica che nella rete fognaria, che a livello del sistema di depurazione. In questo momento l’ENEA sta lavorando per presentare delle proposte nelle Call europee per l’ICT on Water.”
L’uso della tecnologia ICT per una gestione intelligente e integrata della risorsa idrica è l’obiettivo di quanto sperimentato dall’ENEA in collaborazione con amministrazioni locali, università e altri organismi; ed è stato l’oggetto dei lavori del convegno Smart Water, svolto a Napoli durante Energy Med, la manifestazione dedicata alle rinnovabili e all’Efficienza energetica nel Mediterraneo.
Girolamo di Francia, ENEA
“E’ dal 2006 che a Portici studiamo l’acqua dal punto di vista Smart, quindi dal punto di vista della implementazione di funzionalità ICT nel settore specifico. Abbiamo monitorato la distribuzione del cloro in un acquedotto quello di S. Sofia qui in Campania occidentale che è un acquedotto che ha un’estensione di 22 km. I risultati di questo progetto, che è un progetto Smart perché ha fatto riferimento ad una serie di sonde multiparametriche implementate lungo l’acquedotto stesso, hanno consentito al gestore di ottimizzare la clorazione dell’acquedotto stesso ma non solo, ma adesso i risultati di questo progetto sono utilizzati anche per studiare quelli che sono i sottoprodotti della clorazione”.
Acquisire innovazione nel settore del ciclo idrico integrato vuol dire anche far guadagnare competitività al nostro sistema produttivo, ossia favorire l’innovazione delle imprese, costruendo un dialogo continuo con la ricerca e con le politiche nazionali ed europee.
25/05/2013
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