Evoluzione degli inverter impiegati negli impianti fotovoltaici

I pannelli fotovoltaici, come noto, sfruttano l’energia solare per la produzione pulita di elettricità. Questo processo non sarebbe possibile senza il “cervello” di questa tecnologia, ossia gli inverter: si tratta di un dispositivo capace di trasformare la corrente continua (cc) erogata dal generatore fotovoltaico, che non può essere utilizzata dalle normali applicazioni, in corrente alternata (ca), conforme ai requisiti richiesti dalle applicazioni domestiche o industriali.


 

L’inverter costituisce quindi un componente fondamentale di un impianto fotovoltaico, tanto che si è sviluppato un mercato che viaggia su binari separati rispetto a quello della produzione fotovoltaica vera e propria.

Alcuni dei problemi, però, sono comuni a quelli della filiera della realizzazione di celle e moduli: in particolare, soprattutto nell’ultimo periodo, i produttori di inverter (Sma, Power One, tanto per citare i più conosciuti in Italia) hanno dovuto fare i conti con un evidente calo dei prezzi (-20% nel 2012)  –determinato principalmente dal rallentamento del mercato e dalla sovrapproduzione – che ne ha minato i margini. Recenti stime effettuate da Ims Research indicano che la Cina diventerà il primo mercato mondiale per gli inverter nel 2013, sorpassando la Germania; al terzo posto si posizioneranno gli Stati Uniti.

Oltre al cambiamento di mercato, gli inverter sono in piena rivoluzione tecnologica: in un’installazione classica i diversi pannelli fotovoltaici, infatti, sono collegati in serie a un unico inverter di stringa, grazie al quale la corrente continua è convertita in corrente alternata.

Recentemente, soprattutto in ambito residenziale, si sta invece affermando la soluzione dei microinverter: questi ultimi  sono direttamente fissati a ogni modulo, senza il bisogno di realizzare una sala apparati dedicata. Il vantaggio principale è l’assenza dell’effetto domino, patita dalle installazioni solari che utilizzano gli inverter a stringa, che consiste nella riduzione delle prestazioni dell’intero impianto quando anche solo un modulo è in ombra. Nel caso dei microinverter questo inconveniente non sussiste, poiché il problema rimane isolato al singolo modulo in ombra in quel momento, incidendo al minimo sul rendimento complessivo.

 

03/03/2013

Fonte:

http://www.tekneco.it

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