Quali sono le caratteristiche che differenziano un condizionatore da un climatizzatore?

Il condizionatore e il climatizzatore sono entrambi congegni che servono per modificare la temperatura di un ambiente chiuso, tuttavia non sono la stessa cosa: il condizionatore serve per raffreddare l’ aria, mentre il climatizzatore è un dispositivo in grado, non solo di raffreddare l’aria, ma anche di deumidificarla, filtrarla e riscaldarla, con la possibilità di impostare la temperatura e l’ umidità.

Il condizionatore è un apparecchio utilizzato per raffreddare l’ aria. Esso grazie ad una ventola mette in circolo dell’aria raffreddata da gas, che va a miscelarsi con quella già presente nell’ambiente circostante, in modo da raffreddarla; è possibile regolare la velocità della ventola, ma non la temperatura dell’aria. L’aria fredda viene erogata in maniera continua. Esistono due tipologie principali di condizionatori:

- condizionatori “freddo”: sono impianti volti al solo raffreddamento dell’ aria e quindi utilizzabili esclusivamente quando fa caldo.

- condizionatori” a caldo”: prevedono la possibilità di riscaldamento dell’ aria e quindi sono utilizzabili anche d’ inverno per aumentare la temperatura interna dei locali. Per produrre anche aria calda, nell’ impianto si ha un’ inversione del ciclo del freddo, per cui viene sottratta aria calda all’ esterno che viene ceduta all‘interno. Con questo tipo di condizionatori vi è il rischio che durante l’inverno la pompa di calore non riesca a funzionare in modo continuativo, soprattutto quando la temperatura è molto bassa, infatti il dispositivo dovrebbe prelevare calore da aria già fredda.

Entrambi i due tipi di condizionatore possono funzionare secondo due differenti tecnologie e al loro consumo energetico:

- condizionatori “on- off”: sono i meno costosi ma consumano più energia. Già dal momento dell’accensione l’apparecchio raggiunge la massima potenza, che spesso è superiore a quella che effettivamente serve per rinfrescare l’ambiente, dunque non viene totalmente utilizzata.

- condizionatori “inverter”: sono più costosi, permettono però un notevole risparmio energetico. Questi apparecchi sono di tipo “modulanti“, infatti la potenza del condizionatore varia in funzione del raffreddamento ottenuto e si sviluppa dunque in modo graduale. In questo modo il condizionatore arriva ad utilizzare poca energia elettrica dopo 2-3 ore dall’accensione e viene utilizzata solo quella effettivamente necessaria, poiché variano l’emissione dell’aria fredda e di quella calda in base alla reale necessità dell’ambiente.

Il climatizzatore è un dispositivo in grado di raffreddareriscaldare l’aria, ma anche di deumidificarla e filtrarla: permette di regolare la temperatura, impostando i gradi centigradi, e anche l’umidità in base alle proprie esigenze. Una volta raggiunta la temperatura desiderata, il climatizzatore si blocca automaticamente, riaccendendosi non appena la temperatura dell’ambiente si alza o si abbassa nuovamente, allontanandosi da quella desiderata, impostata inizialmente. Questo permette di avere valori costanti di temperaturaumidità relativa, con bassi consumi. Il climatizzatore funziona sulla base del ciclo inverso della macchina frigorifera. La macchina assorbe calore dal serbatoio freddo e lavoro dall’esterno, per riversare calore nel serbatoio caldo. Scopo del ciclo frigorifero è di trasferire calore da una sorgente a temperatura più bassa ad un’altra a temperatura superiore: per il secondo principio della termodinamica tale risultato è possibile solo se esiste un effetto compensatore. Dunque il climatizzatore funziona come un vero e proprio congelatorefrigorifero, in quanto è in grado di trasferire una certa quantità di calore dall’ambiente interno da refrigerare, all’ambiente esterno. Il climatizzatore può essere installato in ogni locale, in casa, negli uffici, nei mezzi di trasporto (auto, camper ,ecc.).

30/04/2012


Fonte:

http://www.cercageometra.it

 

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